MK84 – S.Co.M.A.R. Srl

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DIFFERENZE dalla scheda  Ferguson Bigboard I – MK82 Ade Elettronica

  • Clock aumentato e processore Z80 tipo B
  • FDC 1797 per implementazione automatica Doppia Densità
  • Connettore aggiuntivo a 34 poli per floppy disk drive 5.25”
  • Eprom tipo 2732 con versione firmware 1.1 SCOMAR
  • Banchi memoria con chip tipo 4164 fino a 256KB di cui installati soli 64KB
  • Connettore per estensione BUS CPU

Presento di seguito due schede : – la  MK84 S.Co.M.A.R. Srl cioè un clone del clone MK84 modificata dalla MK82 clone della Ferguson big board I – la MK84 della ADE Elettronica entrambe hanno in comune oltre al medesimo FDC 1797 e ad un circuito stampato modificato per installare fino a 256KB di RAM anche un esclusivo Connettore per estensione BUS CPU.  

MK84 S.Co.M.A.R. Srl

Nell’Ottobre 2011 quando Roberto Bazzano aveva terminato di resuscitare la mia scJheda MK-82, una persona di Modena ci ha scritto mettendoci a conoscenza che disponeva di una macchina per maglieria gestita proprio da una scheda che sembrava corrispondere ad una MK-8J3.  Sembrò incredibile la concomitanza con il termine della riparazione della mia scheda ed il venire a conoscenza della presenza in Italia ancora altre analoghe schede, soprattutto quando mi giunsero le prime foto:

Anche se ricordavo attraverso le pubblicità sulle riviste dell’epoca, della esistenza di schede analoghe, questa contestualità mi incuriosiva parecchio. Ma come saperne di piu’? Ecco che dall’ottobre 2011 ho cominciato a indirizzare delle ricerche anche su questa parte di mondo. La persona di Modena aveva un problema di usura delle tracce di boot del supporto floppy da 8″ a causa del continuo utilizzo del suo sistema. Con il nostro contributo e schemi abbiamo fornito le informazioni utili per poter far collegare a tale scheda un floppy disk drive da 3,5″ e suggerito come riuscire a replicare tramite il software Imagedisk di Dave Dunfield il disco di sistema CP/M. In questo modo il signore di Modena è riuscito nella impresa di continuare ad usare il suo sistema su nuovi supporti da 3,5″ per pilotare la sua macchina da maglieria.

Quanto segue costituisce una personale analisi che non intende in alcun modo sminuire il prodotto o le scelte commerciali effettuate dalla azienda produttrice. Io non conosco il settore tessile, ma presumo che probabilmente in precedenza potevano essere stati utilizzati sistemi a schede perforate se non eventualmente controllando manualmente le modalità di gestione degli aghi per la creazione delle maglie.

Macchina

Dalla scansione del frontespizio del manuale di presentazione della SCOMAR Jacquard NOWA 160 a mio avviso appare evidente come il sistema fosse per l’epoca una evoluzione della tecnologia di gestione per le macchina da maglieria affiancato da un sistema di gestione e programmazione basato su personal computer. In figura di vede sulla destra un case che assomiglia molto a quello offerto dalla ADE Elettronica come risultante anche in pubblicità sulle riviste dell’epoca.

Il manuale riportava infatti un semplice modo per poter impostare le lavorazioni: 11 Di seguito il particolare del computer di gestione: 22

La presenza sulla scheda di un bollino con data di vertifica di check-out positivo della scheda elettronica datato 23/5/1989 mi lasciò un attimo perplesso perché mentre l’analisi delle date di produzione dei componenti elettronici li posizionava sicuramente al 1989, il progetto della scheda originale Made in USA risaliva ben piu lontano al 1980, mentre il progetto del clone italiano (derivato da quello Made in USA) risaliva sicuramente agli anni 1983/1984. Se la introduzione nella  macchina da maglieria del sistema di controllo con personal computer risaliva al 1989 sembrerebbe dal puro punto di vista della tecnologia del computer un modo per resuscitare per l’epoca dei fondi di magazzino piuttosto che mantenere bassi i costi di produzione di un terminale di gestione. Infatti dato, che la scheda elettronica originale MK-82 fu clonata delle esatte dimensioni di un floppy disk drive da 8” e inoltre, il case del videoterminale appare un classico contenitore evoluto dei primi anni ’80, in questo modo è come se si fosse voluto automatizzare una macchina per maglieria con un sistema senza introdurre nel 1989 assolutamente nulla di particolarmente innovativo. Anche perchè nel 1989 erano presenti già sistemi MS-DOS e la scelta di dotare la macchina per maglieria di un sistema con sistema operativo CP/M appare probabilmente dovuto a contenere i costi propinando, ripeto dal solo punto di vista tecnologico, nessuna particolare evoluzione.

Le principali variazioni rispetto alla scheda Bigboard I Made in Usa ed al suo clone italiano denominato MK-82 hanno portato a quella che fu denominata MK-84 ovvero:

  • CPU Z80B operante con clock a 4MHz,
  • Floppy disk Controller WD1797 FDC (in grado di gestire modalità DSDD),
  • un connettore on board anche per floppy disk drive da 5.25” (situato a fianco del precedente per gli 8” non implementato sulla scheda),
  • supportava EPROM di tipo 2732 (per risparmiare avevano montato un solo zoccolo),
  • memoria fino a 256KB impiegando chip 4164 (per risparmiare ne hanno montato solo 8 per fornire solo 64Kbyte)
  • per risparmiare non è stata implementata neppure la circuiteria per le 2 porte seriali (a meno del jumper per l’interrupt chain tra i pin 6 e 7 dello zoccolo della SIO) incluso il chip 8116 per trasmissioni seriali sincrone e neppure l’opzione per permettere di invertire i segnali si strobe e ready sulla porta parallela per la tastiera.

Si notano anche alcuni dettagli adeguati ad una fornitura industriale:

  • I connettori (IDC maschi da circuito stampato) per i flat hanno la plastica attorno e la tacca per evitare errata inserzione del cavo flat ;
  • I cavi di alimentazione in bassa tensione sono terminati con connettori a morsetto.
  • Sono presenti qua e là alcune piste tagliate evidentemente allo copo di modificare il layout della scheda all’impiego specifico di controllo della macchina per maglieria.
  • le due porte parallee disponibili erano utilizzate per pilotare relè con contatti di potenza per attivare i meccanismi della macchina per maglieria.

33 Ecco come appare il sistema dopo il caricamento del CP/M personalizzato: 44 Purtroppo ulteriori foto ricevute riguardanti il case del computer per cercare di individuare etichette e scritte utili a risalire a fornitori dell’epoca hanno avuto esito negativo pertanto è praticamente impossibile saperne di più.   Firmware

Il firmware della scheda è una riscrittura del firmware originale, risiede su  una EPROM 2732 di cui la prima parte che contiene i comandi residenti resta bankata insieme alla memoria video, mentre l’altra parte vienericopiata automaticamente in RAM al Cold Boot ad indirizzo F800H con i seguenti entry point:

Entry points Firmware e offre i seguenti comandi di sistema:

 

 Aggiornamento al 15/3/2013
Avendo la disponibilità della scheda ho provveduto ad effettuare alcune modifiche per renderla funzionale ed a apprendere le seguenti informazioni:

  1. Creazione uscita Video Composito: Ho sostituito un IC da 74LS86 a 74LS136 (open collector) , il transistor 2N2222 e una resistenza;
  2. Connettore 34pin: aggiunto IDC maschio sul circuito stampato ed effettuato un apposito cablaggio per poter utilizzare un normale cavo flat a 34 poli con un floppy disk drive da 3,5″ aggiungendo inoltre i floppy disk drives;
  3. modifica del valore di una resistenza nella zona generazione quadro video per shiftare il quadro video di quanto basta verso destra;
  4. Alla accensione il contenuto della unica eprom 2732 (=4 kbytes)  viene parzialmente ricopiato in RAM all’indirizzo F800H (=2048 Kbytes);
  5. Al caricamento del sistema operativo, il loader provvede a copiare il contenuto presente nelle tracce del disco di sistema nel formato in SD da 26 settori da 128byte delle componenti del CP/M (CCP, BDOS e CBIOS) in RAM a partire dall’ indirizzo 1000H, seguito dal NUOVO firmware.
  6. Immediatamente dopo tutto quanto viene automaticamente ricopiato a partire dall’ indirizzo DC00H compresa la sovrapposizione del nuovo Firmware al posto di quello originale già in DRAM all’indirizzo F800H;
  7. Il sistema operativo CP/M è contenuto sui dischetti e registrato in modalità SD con la seguente sequenza: Side 0 Traccia 0 da settore 2 a settore 26 (25 settori) e a seguire sempre side 0 traccia 1 da settore 1 a settore 26 (26 settori) per proseguire sul side 1 traccia 0 da settore 1 a settore 12 per complessivi 25+26+12= 63 settori da 128bytes;
  8. A seguire è presente l’area dati del  CP/M in formato DSDD (presumo ancora presente nel modo Side 0 TracciaX-Y quindi Side 1 TraccieX-Y per successivamente tornare sul Side 0 Traccia(X+1)-Y, ecc.;
  9. Interessante la tabella dei dischi nel CBIOS: – Drive0=A e Drive1=B : area volume dati DS/DD 9 settori da 1024byte per traccia – Drive2=C e Drive3=D : area volume dati SS/SD 26 settori da 128byte per traccia Pertanto con il comando: PIP A:=C:*.* è possibile copiare files da C (con formato SSSD 26 settori da 128byte) ad A (in formato DSDD da 9 settori da 1024byte) trasferendo software tra dischi di diverso formato sulla macchina (ad es: di provenienza Xerox 820-I disponibile in formato IBM standard).

MK84 della ADE Elettronica  di Ferruccio Zanato (Rovigo)

DIFFERENZE da Ferguson Bigboard I – MK82 Ade Elettronica

  • Clock aumentato e linea LSI Z80 tipo B
  • FDC 1797 per implementazione Doppia Densità
  • Connettore aggiuntivo a 34 poli per floppy disk drive 5.25”
  • Eprom tipo 2732 con versione firmware 1.1 ADE Elettronica
  • Banchi memoria con chip 4164 fino a 256KB
  • Connettore per estensione BUS CPU

Durante alcune ricerche in rete vengo a contatto con Ferruccio Zanato di Rovigo che mi fa sapere di avere a suo tempo acquistato in una sua visita alla ADE Elettronica direttamente dal titolare SIg. Donato RInella, sia una MK82 con System Monitor 3.3 identica alla mia ed una scheda MK-84 con System Monitor 1.1 equipaggiata come segue: Le principali variazioni rispetto alla scheda clone italiano denominato MK-82 erano:

  • CPU Z80B operante con clock a 6MHz,
  • Floppy disk Controller WD1797 FDC (in grado di gestire modalità DSDD),
  • un connettore on board anche per drive da 5.25” (situato a fianco  del precedente per gli 8” ma non implementato sulla scheda),
  • supportava EPROM di tipo 2732,
  • memoria fino a 256KB impiegando chip 4164 (32 chip)
  • equipaggiata come la MK82 di 2 Z80PIO e Z80 SIO ma di tipo B.

 La frequenza di clock del sistema è stata portata a 6 MHz (modificando il counting U96 con un quarzo aggiuntivo) ed  inserendo la serie componenti Z80 di tipo B. Sul circuito stampato il componente U87=LS02 è stato spostato tra la CPU Z80 e U81 in modo da poter posizionare nello spazio vicino allo Z80 CTC un connettore di tipo IDC del Bus di Espansione (J8) che riporta i seguenti segnali: Vicino a U96 è presente un Quarzo ed un IC aggiuntivo LS04 (vicino ad U97) per poter generare la nuova frequenza di clock del sistema di 6MHz. Il prompt con il firmware della ADE Elettronica : Come si presenta la scheda:
Ferruccio aveva messo a disposizione tutta la documentazione da lui disponibile:
MK84-1a Descrizione Operativa HW
MK84-2a Schemi Mk-84 con alimentatore
MK84-3a System Monitor Manuale Utente pagine ricompletate

Firmware
Gli Entry points sono gli stessi del consueto firmware originale cui sono stati aggiunti nuovi altri che consentono di poter operare indicando specificiche dimensioni in bytes dei settori e specifiche quantità di settori per traccia : Comandi firmware

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