Acquisizione Materiali

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Prima Acquisizione

La storia inizia il 10 settembre 2012 quando un appassionato di Livorno Gabriele Lera con cui sono in contatto scovò su annunci ebay in vendita un General Processor Modello T senza alcun Software che decidemmo di acquistare dividendone il costo per poi vedere come organizzarci per il trasporto da Latina a Pisa. L’annuncio era il seguente:

All’epoca (2012), pur essendo disponibile ancora una raccolta di materiale pubblicitario (https://www.computerhistory.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Itemid=109) e recensioni su varie riviste (Micro & Personal Computer Aprile 1980 https://ia903106.us.archive.org/5/items/MePC004/MePC004.pdf ) non esisteva alcuna documentazione approfondita sulla modularità delle macchine e neanche schemi elettrici o del firmware, pertanto non avevo alcuna idea del preciso contenuto delle macchine. Esso ha preso forma nel tempo e soprattutto a inizio autunno del 2020.
Per farla breve il sistema che acquistammo fu dal venditore portato nel garage di una mia amica a Nettuno (Roma) a fine settembre 2012 e venne poi da me recuperato con un apposito viaggio il 10 Ottobre 2013. Solo a seguito di quel recupero scoprii la composizione generale del sistema acquistato.
Si trattava del sistema T-STAR un sistema multiutente composto da:
– un box esterno con un elaboratore Master che condivideva porte parallele per stampanti e gestiva periferiche di massa di altro box con un Hard disk da 10MB ed un Floppy Drive da 1MB

– due unità terminali Slave composti da elaboratori dotati di interfacce seriali per comunicare con il Master come postazioni “remote”

Le condizioni di ogni componente rasentava lo sfascio: il case dell’elaboratore Master era completamente marcio, l’Hard disk pareva pieno di ruggine e i due terminali Slave avevano case arrugginiti nonché interno con gravi segni di maltempo e deterioramento. Inoltre aprire i contenitori evidenziava modalità di cablaggio che apparivano precarie anche se tutto fosse uscito in quel momento dalla fabbrica.

Cominciò però l’avventura della catalogazione dei componenti e della ricerca di informazioni praticamente inesistenti per macchine datate 1979. Si rimanda alle pagine seguenti il dettaglio degli equipaggiamenti.

Nel frattempo andai a trovare il radioamatore di Portoferraio Pier Luigi Bartolini il quale, entusiasta per la mia volontà di ricostruire le macchine, mi fornì parecchio materiale consistente in schede mantenute senza alcun filo di ruggine o invecchiamento nonché due scatole di dischi 8” contenente DOS e programmi di cui successivamente effettuai il salvataggio in immagini disco formato IMD. Continuai poi la catalogazione delle stesse e la lettura delle eprom 2708, senza però avere alcuna possibilità di accendere fisicamente alcuna macchina.

Successivamente tutto è andato a riposo per diversi anni in quanto intervenire in una ricostruzione appariva estremamente laborioso in termini di impegno di capacità tecniche che di tempo: non si trattava di restaurare degli elaboratori, si trattava di comprendere il ruolo di ogni componente firmware incluso.

Il materiale acquisito e condiviso con l’appassionato di Livorno Gabriele Lera al 15 settembre 2014 era il seguente:

Modello T-STAR
Composto da una unità centrale Master per gestione di una periferica di massa composta da un Floppy Disk Drive 8” da 1,2MB e un Hard Disk da 8MB apparentemente inutilizzabili e due unità terminali Slave tutto in condizioni molto devastate:

  • Unità centrale Master equipaggiata con: Mainboard rev.E Apr81, scheda ROM con 4 eprom 2708 (Firmware TSTAR), 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC ver.6.7.79 con quarzo da 10MHz (16righe x 64caratteri), scheda FDC 3088A rev.C ver. 13.3.81, scheda doppia seriale 7087A con Z80SIO-0 in pos. US1, scheda interfaccia SASI per Hard Disk + Floppy Disk (non Standard IBM) in slot 3, senza scheda video.

  • L’unità centrale è completata con una unità box periferiche composta da un floppy disk drive 8” Remex mod. RFD4000 (DSDD) e un Hard Disk Winchester Shugart SA1004 da 10MB e un Hard Disk SASI Controller Shugart SA-1403) senza cavi di collegamento con l’unità centrale.

  • Terminale B equipaggiato con: Mainboard rev.E Apr81, scheda ROM con 4 eprom 2708 (Firmware TSTAR Remoto), 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC quarzo da 10MHz (16righe x 64caratteri), scheda FDC 3088 rev. 7.11.79, scheda doppia seriale 7087A con Z80SIO-0 in pos. US1, scheda PRT (Parallela TTL), scheda MEM con n°4 x 2114 (16righe x 64caratteri), Display Video (16righe x 64caratteri) tipo Nuova Elettronica Riv. 73-1980. Questa Mainboard è stata testata e, anche se inizialmente effettuava il clear screen, successivamente non ha piu resettato. Il tasto Break non funzionava. La scheda ROM in cui sono presenti eprom 2716 presenta un flat cable attestato su un dual-in-line 16pin che si inserisce con insufficiente tenuta nello zoccolo U6 (74LS139) della mainboard.

  • Terminale C equipaggiato con: Mainboard rev.E Apr81, scheda ROM Remoto con 4 eprom 2708 (Firmware TSTAR remoto), 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC quarzo da 10MHz (16righe x 64caratteri), scheda doppia seriale 7087A con Z80SIO-0 in pos. US1, scheda PRT (Parallela TTL), scheda MEM con n°4 x 2114 (16righe x 64caratteri), Display Video (16righe x 64caratteri) tipo Nuova Elettronica Riv. 73-1980. Questa mainboard non ha mai resettato.

 

 

Seconda Acquisizione

Ai primi di Luglio 2014 scovai in rete Internet il Prof. Pirri che scoprii essere un collaboratore iniziale di Gianni Becattini e riuscii con un appassionato di Livorno Gabriele Lera a fargli visita e a concordare la consegna il 12 agosto 2014 di due sue macchine complete ciascuna di box con coppia di drive 8” in comodato d’uso.

Il Prof. Pirri forni’ parecchio materiale documentale che seppur facente parte del primo sistema GP a 16 righe per 64 colonne consentiva di tentare di mettere insieme schemi ed informazioni utili.

Modello T (Pirri1)

  • equipaggiato con: Mainboard rev.D, scheda EPROM con n°2 x 2716 invece di 2708 (marcata: PF 1983 MAPPER ROM BOARD, MAIN DATA SYSTEMS SRL), 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC con quarzo da 24MHz (e connettore per prelievo segnali di sincronismo video 24 righe x 80 caratteri), scheda FDC 3088A con microswitch, scheda MEM con n°6 x 2114 (24 righe x 80 caratteri), display monitor Hantarex con ingresso composito (dicitura DGD/A Pavia)

  • Un case con 2 floppy disk drive 8” BASF 6104

 

Modello T (Pirri2)

  • equipaggiato con: Mainboard rev.D del 5/12/1979, scheda EPROM con n°2 x 2716 invece di 2708, scheda SYNC con quarzo da 10MHz (16 righe x 64 caratteri), scheda FDC 3088, scheda porte parallele T-PIO, scheda MEM con n°4 x 2114 (16 righe x 64 caratteri), display monitor con ingressi video.
    Note sullo stato: Alla accensione il -5V è presente mentre il +5Vcc ed il +12Vcc sono meno di 2V. La scheda ROM che presenta n° 2 x 2716 è realizzata cablata filare su una millefiori e contiene IC: 2x74LS139, 74174, 74LS670 e 74LS138. Riporta la dicitura: “ATTENZIONE!!! lato componenti rovesciato”. Una Eprom 2716 riporta “DT47 HTI5M” l’altra eprom (forse anche questa una 2716) riporta “floppy 8”. La scheda ROM, ha un cavo flat che è attestato su un dual-in-line a 16 fili innestato nello zoccolo del chip U6 74139 sulla motherboard. La scheda PRINTER è una T-PIO con Z80 PIO e mediante due cavi flat dual-in-line a 16 pin è collegata ad una schedina ausiliaria terminate con saldatura su un connettore cannon 25 pin femmina. Sulla schedina ausiliaria sono presenti n°2 IC F7417PC. La scheda MEM presenta un “sandwich” di n°2 x 74LS74 sovrapposti. Le due eprom 2708 del generatore di caratteri riportano etichette: GCE-M1 e GCE-M2. Sul Monitor si accende il filamento di riscaldamento del catodo ma non compare nulla sullo schermo. Puo’ darsi che l’EAT si attivi al momento che giunge un segnale di sincronismo/video cosa che non avviene con le tensioni presenti sulla motherboard.

Un case con 2 drive 8” BASF 6104

I documenti forniti dal Prof. Pirri contengono schemi parziali della Mainboard, delle schede ROM, SYNC(16×64), FDC (con modifiche per unità 8″ e 5″), T-PIO, MEM (16×64), descrizione dello zoccolo a 16 pin dei contatti della tastiera, “Manuale del sistema” completo originale Modello T (libro giallo) dell’agosto 1981 con descrizione utilities presenti su dischetti.
Note tecniche interne GP su modifiche al sistema nelle varie versioni. Fotocopie layout lato componenti e lato rame della MB. Un paio di fotocopie del frontespizio del manuale T-STAR editato da Paolo Draghi e Loris Lori in cui si specifica che le schede seriali erano state modificate ma poi non ci sono documentazioni o indicazioni. Una paginetta con le entry del CBIOS del CP/M.

 

Terza Acquisizione

Il 10 settembre 2018 il radioamatore Pier Luigi Bartolini di Portoferraio, avendo la necessità di svuotare casa per trasferirsi nel Pisano, decise di vendermi le sue macchine e in un suo viaggio a Pisa me le porto’. Erano mantenute molto bene. Ecco in quel memorabile e caldo giorno di settembre come riposi velocemente gli oggetti. Purtroppo fu anche l’ultimo incontro con Pier Luigi Bartolini che il 1 novembre 2018 ci lasciò come ebbi di scoprire nel Natale 2018 da suo figlio.


Come ebbi di scoprire molto lentamente dopo, si trattava di:
– un elaboratore T/10 equipaggiato con una coppia di floppy disk drive 8” BASF 6104
– un elaboratore T/20 equipaggiato con box drive con un floppy disk drive da 8″ BASF 6104 ed un Hard Disk da 10MB ed un box drive 30009 con una coppia di floppy disk drive da 8″ Remex RFD4000



Modello T/10 con box dual Drive 8” (PLB2)

  • equipaggiato con: Mainboard rev.E Apr.81, scheda ROM con n°2 Eprom 2708 (U1,U3), 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC con quarzo da 24MHz (24×80), scheda FDC 3088A, scheda Parallela TTL BIPRINT, scheda MEM con n°6 x 2114 (24×80), display monitor con ingressi video e sincronismi separati, regolazione esterna luminosità display e interruttore a chiave. La macchina resetta perfettamente ma la tastiera appare non alimentata. La macchina resetta perfettamente ma la tastiera appare non alimentata.

Un case con 2 floppy disk drive 8” BASF 6104

Modello T/20 con FD 8” e HD (PLB1) + box Drive 8” 30009 –Rivenditore Etruria Sistemi

  • Equipaggiato con: Mainboard rev.E, scheda ROM con una sola Eprom 2532, 3 schede RAM da 16KB, scheda SYNC con quarzo da 24MHz, scheda FDC 3088A per gestione unità dischi tipo 30009, scheda parallela TTL BIPRINT, scheda interfaccia SASI per Hard Disk 10MB + Floppy Disk 1,2MB (non Standard IBM), scheda MEM con n°6 x 2114 (24×80), display monitor con ingressi video e sincronismi separati, regolazione esterna luminosità display.
    Da un controllo interno alla macchina si evince che nello slot 4 (US2) è presente una scheda di interfaccia SASI (Art. 4321 rev,B 12-1-82) destinata ESCLUSIVAMENTE a gestire il box con un floppy disk drive 8” BASF 6104 (LUN0) ed un Hard Disk Winchester da 10MB (Shugard SA-1004) (LUN1) (rif. Manuale di Sistema 1981 pg.15). Il box con FD e HD viene “normalmente” definito in unità logiche ½ HD (unità logica A) e ½ HD (unità logica C) e FD (unità logica B).

 

BOX 30009 dual drive 8” Remex (RFD4000)

Questo box drive 30009 che corrisponde alla descrizione nel Manuale di Sistema del 1981 (pg.15 del PDF) dispone di un interruttore a chiave per la sua accensione, di una spia di alimentazione, contiene una coppia di floppy disk drive 8” (Remex RFD4000) ed alcuni interruttori sul frontale del box stesso. Esso viende collegato alla scheda FDC e consente il trasferimento file tra supporti di diverso formato da/per floppy standard IBM 3740, tramite normale copia con il comando PIP del CP/M. Infatti:

Una volta connesso anche il box 30009 al sistema T/20 :
– con l’interruttore a chiave (1) su OFF, il sistema dispone di ½ HD (unità logica A) e ½ HD (unità logica C se implementata), entrambi da 32x256x256x2=4MB ed un solo FD (unità logica B) formattata come unico volume da 32x256x77x2=1,232MB (non standard IBM);
– accendendo l’interruttore a chiave (1) e avendo impostato con lo switch (3) la base drive, si dispone di unità aggiuntive come segue: se Drive1 A/B o Drive2 C/D si aggiungono le facce A (Drive1) e C (Drive2) oppure B (Drive1) e D (Drive2) standard IBM (26x128x77= 250KB) che diventeranno le unità logiche D ed E.
Sul pannello sono presenti inoltre una spia di presenza alimentazione (2), un interruttore per porre l’unità online (4) con relativa spia e le spie di attivazione delle unità A/B e C/D.
Dal manuale di sistema del 1981 a pg 31 del PDF nella descrizione del modello T/20 con riferimento all’unità drive accoppiata all’Hard Disk:

 

 

ULTERIORE MATERIALE personale acquisito al 1 marzo 2018

A dicembre 2018 inviai gli auguri di natale al Radioamatore ma mi rispose il figlio riferendomi che suo padre all’età di soli 77 anni il 1 novembre 2018 era venuto a mancare causa infarto. La cosa mi rattristò molto perché era una persona davvero entusiasta della vita e un comunicatore brillante oltre che competente. Rimasi d’accordo che mi avrebbe fatto sapere circa il materiale che ancora era disponibile e di cui avrebbe voluto disfarsi.

A fine Febbraio 2019 mi recai con mio figlio all’isola d’Elba dove oltre ad altro materiale di ogni genere (Apple, Board 286, Commodore, ecc) caricai parecchie schede sciolte del GP che praticamente potevano ricostruirne uno intero senza drive e tutte in ottime condizioni di conservazione.

 

Stampante a matrice di punti Centronics 737 (probabilm. a corredo Sistema x Rivenditori)

La Centronics Modello 737-4 è una stampante ad impatto a matrice di punti ad alta densità con input seriale in grado di stampare caratteri a spaziatura fissa o proporzionale con lunghezze di riga fino a 8 pollici f2Q.3 cm), caratteri proporzionali e monospaziati oltre alla capacità di produrre caratteri allungati e i caratteri condensati rendono possibile un’ampia varietà di stili di carattere.

I caratteri proporzionali possono essere strettamente giustificati sotto il controllo dell’host, rendendo la stampante ideale per l’elaborazione e la preparazione del testo. I caratteri a spaziatura fissa possono essere stampati a 10 caratteri per pollice o 16,7 caratteri per pollice, fornendo un output di 80 colonne o 132 colonne per applicazioni aziendali.

La stampante fornisce un output di alta qualità utilizzando una testina di stampa resistente per formare fino a 9 posizioni verticali e da 6 a 18 punti orizzontali nella generazione di caratteri proporzionali (N x 9) . La stampante produce anche caratteri a spaziatura fissa in una formazione di matrice 7 x 8. I set di caratteri a spaziatura fissa e proporzionale sono composti da 96 caratteri ASCII ciascuno.

Questa stampante offre velocità di trasmissione e set di caratteri selezionabili per sei paesi: Stati Uniti d’America, Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Svezia / Finlandia. Il set di caratteri viene selezionato da un’impostazione del gruppo di interruttori prima dell’accensione del stampante. All’accensione, la logica della stampante riconosce le impostazioni dell’interruttore ed è pronta a stampare i caratteri per quel paese.

La nostra è completa del manuale di istruzioni del 737-4 e di un grande rotolo di carta e risale al novembre 1980.


Materiale vario Sparso

Come dichiarato dal Radioamatore buona parte di questo materiale proviene dal suo primo Modello T successivamente “smontato” per sue esigenze:

Q.tà Descrizione
1 Base Case Mod.T
1 Mainboard GP rev.D 6.12.79 senza tinta verde
1 Mainboard GP rev.E Apr.81
1 Scheda ROM con CT49-40,HT16 e FDC-8
1 Scheda ROM con MON1512 e FDC
1 Scheda ROM com MON24.2, SYS-482 e RIG02-U
4 Scheda RAM senza tinta verde
1 Scheda RAM2, RAM1, RAM0
1 Scheda SYNC1 3083 20Hz
1 Scheda SYNC2 7092° 20MHz
1 Scheda FDC 3088
1 Scheda FDC1 3088A
1 Scheda FDC2 3088A
1 Scheda Seriale1 2222 rev.A
1 Scheda Seriale2 2222 rev.A
1 Scheda Seriale TSER con 8251
2 PCB vergini Seriale Z80SIO-0
1 Scheda PRT TTL 3089 o 3080
1 Scheda MEM 4×2114 senza tinta verde
1 Scheda MEM 6×2114 senza 2×2708
1 SchedaRegistratore ACI
1 Tastiera Sfusa ASR 37

 

Pur disponendo di oramai moltissimo materiale restava ancora di capire come poterlo identificare, testare e assemblare funzionalmente senza alcuna reale certezza riguardo al funzionamento interno delle macchine per poter almeno vedere un segnale di prompt a schermo

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